Alia Akkam

Alia Akkam è da sempre affascinata dall’universo accattivante degli hotel, dei ristoranti e dei bar, ed è animata da una passione per il gin che spesso manifesta sorseggiando un classico Martini. Nata a New York, nel vivace e multietnico quartiere del Queens, luogo per il quale nutre tuttora un amore intenso, Alia è attirata dai contesti urbani, cammina senza meta nelle strade affollate, abbuffandosi di specialità locali in piccoli ristorantini chiassosi e osservando gli strani personaggi che incontra. Gli anni della sua infanzia e della sua adolescenza trascorsi a Long Island sono stati caratterizzati dal sogno di viaggiare, facendo ruotare il vecchio mappamondo nascosto nel magazzino in soffitta e recuperando il Funk & Wagnalls Hammond World Atlas da uno scaffale in salotto per studiare le immagini delle bandiere internazionali. Con una propensione a scrivere racconti sin da bambina, Alia ha frequentato la scuola di giornalismo dell’University of South Carolina con il sogno di diventare una copywriter pubblicitaria e trasferirsi in Europa. Quell’obiettivo si è poi trasformato in una carriera di autrice su argomenti quali ristoranti, bar, viaggi e design. E alla fine è successo: nel 2015, dopo anni di lavoro a New York, Alia si è trasferita a Budapest, dove non conosceva nessuno e non era in grado di parlare una parola di ungherese. Oggi alterna la scrittura alle passeggiate lungo il Danubio e alle scorpacciate di pan di Spagna nei caffè del Vecchio Mondo. Appassionata di arte e cultura, Alia è innamorata degli edifici in stile Art Déco, della scena teatrale di Londra, dei film francesi della Nouvelle Vague e della street art. Nostalgica convinta, è ben felice di bere qualcosa nella hall di un hotel storico o di gustarsi la pasta al forno seduta su una panca di pelle rossa in un vecchio ristorante italiano.