James Marshall
La vita di questo illustratore e scrittore per bambini è stata piena di quegli incontri e accadimenti che incidono profondamente un’esistenza umana ma è percorsa anche da una sottile vena di malinconia che non la abbandonerà mai.
James Marshall era nato in Texas, a San Antonio, nel 1942 e lì è cresciuto finché la sua famiglia non ha deciso di trasferirsi a Beaumont, nel Texas sud-orientale. “Sapevo che sarei morto se fossi rimasto lì, quindi ho studiato diligentemente la viola, e alla fine ho vinto una borsa di studio per il New England Conservatory di Boston”. Ma proprio mentre si trovava in Massachusetts, si ferì alla mano e questo incidente pose fine alla sua carriera musicale. A quel punto, a James non rimaneva altro che tornare in Texas. Si iscrisse al San Antonio College, e successivamente si trasferì alla Southern Connecticut State University dove si laureò in francese e storia. Eppure, nonostante i successi accademici, era come se la sua vita non fosse perfettamente a fuoco.
All’inizio degli anni Settanta, però, un’altra svolta, quella decisiva. Nel 1971 un amico lo convinse a portare alcuni di quelli che lui chiamava “schizzi” alla casa editrice Houghton Mifflin: James aveva sempre disegnato, amava farlo ma non si permetteva di considerarlo qualcosa di più di un hobby. Poche settimane dopo, però, un editore gli chiese di illustrare Plink Plink Plink di Byrd Baylor. Il libro non ebbe successo, ma l’editore rimase impressionato da Marshall e un anno dopo pubblicò il suo primo libro, George and Martha che, incredibilmente, fece colpo sul pubblico tanto da accaparrarsi il titolo di miglior libro illustrato dell’anno secondo il New York Times e, nel 1972, si guadagnò anche una menzione da parte dell’American Library Association.
James Marshall aveva la straordinaria capacità di suscitare una gioia sfrenata nei lettori con un testo relativamente breve e disegni semplici. Con solo due minuscoli puntini per gli occhi, i suoi personaggi sono in grado di esprimere una vasta gamma di emozioni e suscitare risate sia nei bambini che negli adulti. Così, sebbene non avesse una formazione artistica formale, Marshall ha illustrato più di 70 libri, trasponendo nel proprio segno tutta la sua passione per la musica e la letteratura e il suo astuto tempismo comico.
È morto nel 1992 dopo una lunga malattia.